Cime E Sentieri In Trentino-Alto Adige Italiano, ebooks

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Itinerari
30
25
ITINERARIO
m disl.
ore A/R Valutazione
29
23
31
1
O
Cima Nara (m 1375)
850
5
EE
Vipiteno
Sterzing
28
32
2
O
Cima Parì (m 1991)
500
4
E
Brunico
Brunek
3
O
Monte Càdria (m 2254)
1150
5:30
EE
22
26
4 Monte Corona (m 2509)
1100
5
EE
20
Trekking
Tessa
21
Bressanone
Brixen
5
O
Cima Durmont (m 1835)
650
4:20
E
Malles
Mals
34
6
O
Monte Brugnol (m 2221)
1400
6:30
EE
18
Merano
Meran
27
36
33
37
7 Rifugio Mandron (m 2449)
800
4:30
E
24
38
35
8
O
Monte Serodoli (m 2708)
1060
6
E
16
9
O
Val Gelada - Bocchetta dei Tre Sassi (m 2613)
981
4:30
E
Bolzano
Bozen
10
O
Bocca di Val Scura (m 2378)
1000
5
E
19
17
15
Canazei
11
O
Cima Parolet (m 1594)
1340
7:15
EE
39
40
12
O
Cima Rocca Piana (m 1873)
982
6:50
EE
14
41
13 Monte Roen (m 2116)
350
3:30
E
Malé
13
42
43
Cles
14
O
Cima Mandrie (m 2582)
650
5
EE
Moena
44
15
O
Cima Vedetta Alta/Hochwart (m 2627)
1000
5:30
EE
9
10
12
Cavalese
45
16
O
Gran Ladro/Hoher Dieb (m 2730)
1000
6:30
E
8
46
17
O
Sentiero Glaciologico/Gletscherpfad (m 2610)
650
3:30
E
Trekking
Brenta
47
7
18
O
Waalweg (m 927)
300
3:30
E
Pinzolo
48
Trento
19
O
Dossobello di dentro/Schöneck (m 3128)
1250
6:30
EE
Borgo Valsugana
5 6
11
20
O
Cima Undici/Elferspitze (m 2926)
800
6
E
Tione
21
O
Grosshorn (m 2630)
900
4:40
EE
49
4
22 Rifugio Pio XI/Weisskugelhütte (m 2544)
625
3:30
E
Rovereto
3
23 Rifugio Monteneve/Schneeberghütte (m 2355)
675
2:45
E
2
Riva
del Garda
24 Stoanerne Mandln (m 2001)
400
2:30
E
1
25
O
Monte Sasso/Steinjoch (m 2185)
826
4:30
E
26 Montaccio di Pennes/Tatschspitze (m 2526)
310
3:20
E
50
27
O
Cima San Lorenzo/Lorenzipitze (m 2483)
930
5:30
E
28
O
Rauhtaljoch (m 2808)
1100
5:30
EE
29 Croda Rossa/Rotbachspitze (m 2895)
1090
6
E
30
O
Rifugio Giogo Lungo/Lenkjöchlhütte (m 2603)
990
6
EE
42
O
Sass da Ciamp - Cima Toac’ (m 2319)
850
6
EE
43
O
Forca Rossa (m 2490)
520
4:25
E
31
O
Ursprungalm/Weg Arthur Hartdegen (m 2396)
730
7
EE
44
O
Castellaz (m 2333)
683
4
E
32
O
Croda Rossa/Rote Wand (m 2818)
770
4:30
E
45
O
Rifugio Velo della Madonna (m 2331)
1230
7
EEA
33
O
Attorno a Cima Una/Einserkofel (m 2528)
1150
5:30
E
46
O
Cima dei Paradisi (m 2206)
1090
6:45
EE
34
O
Cima dei Colli/Hochalpenkopf (m 2542)
1050
6:20
EE
47
O
Forcella Montalon (m 2133) - Monte Ziolera (m 2478)
420
4:45
E
35 Sass dla Para/Lavinores (m 2462)
920
4:30
E
48
O
Cima Ravetta (m 2266)
900
5:30
EE
36
O
Sass de Putia/Peiler Kofel (m 2875)
370
4:30
EE
49 Castelloni di San Marco (m 1830)
560
5:15
E
37
O
Valle dei Mulini - Sobuccio/Sobutsch (m 2466)
900
4:30
E
50
O
Monte Baffelan (m 1793)
631
7
EEA
38 Piz Doledes/Duleda (m 2909)
1300
7
EE
Trekking nel Gruppo di Brenta/Wandertour Brenta-Dolomiten
EEA
39
O
Croda del Maglio/Hammerwand (m 2128)
960
6:30
EEA
Trekking nel Gruppo di Tessa/Wandertour in der Texelgruppe
EEA
40
O
Val di Crepa - Su l’Aut (m 2513)
1126
5:45
EE
41
O
Lagusel (m 2103)
730
4:30
E
Il simbolo
O
indica un’escursione a svolgimento circolare con partenza e arrivo nel medesimo punto
1
Cima Nara 1375 m
Accesso stradale
Da Riva del Garda si imbocca la strada che
conduce in Val di Ledro. Poco dopo il termi-
ne della lunga galleria, che evita il tratto del
Ponale, si giunge al bivio che conduce al
paesino di Pregasina. Parcheggio nei pressi
della chiesa.
ZONA
GRUPPO MONTUOSO
LOCALITÀ DI PARTENZA
TEMPO COMPLESSIVO
DISLIVELLO
SEGNAVIA
CARTOGRAFIA
VALUTAZIONE
PERIODO CONSIGLIATO
VAL DI LEDRO
ALPI DI LEDRO
Pregasina m 532
ore 5
m 850
422/bis
430
429
422
KOMPASS n. 690 1:25000
EE
settembre - giugno
Itinerario
Dalla chiesetta di Pregasina si prosegue in
direzione Sud per strada sterrata. Non lonta-
no compare l’indicazione per Cima Larici e
Passo Rocchetta. Si segue la stradina con bel
percorso nel bosco incontrando innumere-
voli massi erratici depositati in questi luoghi
durante le Ere Glaciali (è possibile utilizzare,
nel primo tratto, una mulattiera che taglia i
tornanti della strada).
Si giunge quindi a Malga Larici dove una ra-
pida deviazione permette di raggiungere
Punta Larici, (m 908), splendido punto pa-
noramico sul Lago di Garda (ore 1).
Continuando lungo la strada si esce, dopo
circa 20 minuti, sui prati della ristruttura-
ta Casina Palaer (ex Malga Palaer) dove si
trova una provvidenziale fontana (m 946 -
ore 0.30, tot. 1.30).
Dopo una breve sosta, si abbandona la stra-
da risalendo a sinistra il prato seguendo il
sentiero n. 422/Bis che sale ripidamente
puntando verso il Passo Rocchetta (m 1159
- ore 0.40, tot. 2.10).
Dal passo si prosegue lungo il sentiero che
taglia in quota il versante meridionale del
Monte Guil. Dopo due tornanti si abbando-
na il sentiero procedendo a destra lungo
una mulattiera che risale il bosco fino ad
incrociare nuovamente il sentiero che corre
lungo il crinale.
Lo si segue in direzione Nord con vari sali-
scendi giungendo in breve al Passo Chiz
(m 1276) proseguendo in salita per Cima
Nara finchè, giunti ad una selletta, si attraver-
sa in quota il fianco Est, evitandone la cima
con un percorso facile, anche se in alcuni
tratti esposto (indicazione per il sentiero al-
Descrizione ambientale
Lungo il sentiero
(Foto Colpo)
Questo splendido percorso oltremodo panoramico si svol-
ge, nel primo tratto, per una comoda stradina forestale
con caratteristici scorci sul sottostante Lago di Garda.
La seconda parte dell’itinerario, più impegnativa, per-
corre la splendida cresta tra Cima Nara e Cima al Bal
incrociando le interessanti postazioni militari della Pri-
ma Guerra Mondiale.
Il percorso, da evitare nei mesi estivi, risulta piacevole
nelle altre stagioni ed in inverno, purché vi sia assenza
di neve.
Da Cima al Bal verso il Lago di Garda
(Foto Colpo)
pinistico EEA che corre sulla cresta). Ripreso
il crinale lo si segue fino alla Cima al Bal
(m 1260 - ore 1.30, tot. 3.40).
Il sentiero scende ora con ripida traccia il
versante Est di Cima al Bal deviando poi ver-
so la Bocca di Lè tra la Cima al Bal ed il
Nodice (m 780) dove sono visibili numero-
si ruderi militari (ore 0.30, tot. 4.10).
Si scende infine in direzione di Pregasina
lungo il sentiero, a tratti accidentato, fino ad
immettersi in una stradina forestale che,
obbligando il passo ad una forte pendenza,
riporta rapidamente all’abitato (ore 0.40,
tot. 4.50).
22
Speroni di roccia il Lago di Garda
(Foto Colpo)
23
2
Cima Parì 1991 m
Accesso stradale
Da Pieve di Ledro si risale la Val di Concei
fino a Lenzumo. Indicazione per Malga Trat
seguendo una strada carrozzabile di km 6,5,
sterrata nelle ultime centinaia di metri. Par-
cheggio alla malga o lungo la strada.
ZONA
GRUPPO MONTUOSO
LOCALITÀ DI PARTENZA
TEMPO COMPLESSIVO
DISLIVELLO
SEGNAVIA
CARTOGRAFIA
VALUTAZIONE
PERIODO CONSIGLIATO
VALLE DEL SARCA
ALPI DI LEDRO
Malga Trat m 1502
(carrozzabile da Lenzumo 7 km)
ore 4
m 500
-
KOMPASS n. 690 1:25000
E
maggio - novembre (fi no alla prima neve)
Itinerario
Dal parcheggio di Malga Trat (m 1502) si
segue in direzione Sud una stradina foresta-
le che si alza aggirando un costone e si arri-
va, dopo alcune centinaia di metri, nei pres-
si di uno slargo con una fontana/abbeveratoio
dove la stradina cessa. A monte della fonta-
na si diparte un sentiero che si eleva grada-
tamente, sempre in direzione Sud, lungo il
costone e con comodo percorso porta fino
alla forcella (m 1820) sulla cresta della dor-
sale Monte Caret / Monte Spluga. Dalla for-
cella, dove si ha una bella vista sulla frontale
e tondeggiante Cima Parì, si cala brevemen-
te fino a raggiungere la sottostante Bocca di
Saval (m 1740 - ore 0.50).
Si attraversano i prati verso destra puntando
al sentiero che passa vicino alla visibile “Bai-
ta al gal” e si prosegue in piano raggiungen-
do un costone erboso con splendida vista
sul Lago di Ledro (ometto di pietra). Nei
pressi di un ometto di pietra si lascia il sen-
tiero, che va a perdersi nei ripidi prati, rimon-
tando decisamente l’erto pendio erboso
seguendo un’esile traccia. Dopo un breve e
faticoso ripido tratto la pendenza del costo-
Malga Saval sotto la cima
(Foto F. Giovannini)
Descrizione ambientale
ne si attenua gradatamente raggiungendo in
breve tempo la croce sulla panoramicissima
sommità di Cima Parì (m 1991 - ore 0.50,
tot. 1.40).
Dalla cima si scende lungo le tracce di sen-
tiero che, percorrendo l’opposta cresta, ri-
conducono alla Bocca di Saval, da cui si ri-
torna alla forcella a quota m 1820 (ore 0.45,
tot. 2.25). Dalla forcella si prosegue verso
destra in direzione Est, percorrendo la bella
ampia panoramica cresta per tracce di sen-
tiero, avendo sempre come riferimento i
resti della trincea scavata sul crinale. Dopo
alcuni brevi saliscendi ed un ultimo breve
risalto il sentiero s’inoltra in una boscaglia di
ontani. La si percorre alla meglio seguendo
la trincea che corre sempre a fianco fino ad
arrivare ad una comoda sella dove, in fondo
alla valletta, è visibile la fontana incontrata
all’inizio (ore 0.45, tot. 3.10).
Si svolta ora decisamente sull’altro versante, in
direzione Est, arrangiandosi a scendere lungo
il ripido bosco fino ad incontrare, dopo circa un
centinaio di metri, il sentiero che conduce al
Rifugio Pernici. Lo si percorre verso sinistra at-
traversando in quota ed arrivando in breve al
rifugio (m 1600 - ore 0.30, tot. 3.40).
Dal rifugio si scende brevemente alla Bocca
di Trat e da questa per sentiero si ritorna a
Malga Trat in circa 20 minuti (tot. ore 4).
Bella escursione, relativamente poco faticosa,
sulle solari creste sopra la Val di Concei che, per
sentieri non segnati, ma dal percorso evidente,
porta ad attraversare l’ambiente prealpino tipico
dell’Alto Garda.
Cima Parì
(Foto Mattivi)
24
Veduta sul lago di Ledro
(Foto F. Giovannini)
25
3
Monte Càdria 2254 m
Accesso stradale
Da Pieve di Bono (frazione Agrone) o da Lar-
daro seguire la carrozzabile fino alla località
Deserta (m 1143). Parcheggio nei pressi.
ZONA
GRUPPO MONTUOSO
LOCALITÀ DI PARTENZA
TEMPO COMPLESSIVO
DISLIVELLO
SEGNAVIA
CARTOGRAFIA
VALUTAZIONE
PERIODO CONSIGLIATO
VALLI GIUDICARIE
ALPI DI LEDRO
Pieve di Bono, località Deserta m 1143
ore 5.30
m 1150
448
423
455
KOMPASS n. 690 1:25000
EE
maggio - ottobre
Itinerario
Da località Deserta si prosegue per la strada
asfaltata che sale con alcuni tornanti nel bosco
fino a Malga Ringia (m 1398 - ore 0.40).
Dalla malga si procede a destra, seguendo il
sentiero n. 448, che risale per una mulattie-
ra militare austriaca il versante del Nozzolo
Piccolo per poi attraversare il vallone in dire-
zione della Pozza di Càdria (m 1954), dove
si trova un piccolo bacino lacustre, e si rag-
giunge con una breve discesa Malga Càdria
(m 1914 - ore 1.30, tot. 2.10).
Dalla malga si attraversa il vallone dirigendo-
si verso la cresta Sud del Monte Càdria rag-
giungendo il sentiero n. 423, che in questo
tratto corrisponde al “Sentiero della Pace”,
risalendo con interessante percorso la cresta
del monte fino ad un intaglio. Il sentiero pro-
segue fino ad affacciarsi sul crinale che guar-
da Lardaro, continua poi sul versante Nord
unendosi a quello che sale da Bocca Torta-
vài raggiungendo la sommità del Monte
Càdria (m 2254 - ore 1.10, tot. 3.20).
Il percorso è ricco di postazioni militari e trin-
cee scavate nel fianco del monte.
Dalla sommità, da cui si gode un ecceziona-
le panorama, si ritorna sui propri passi per
Rocce
(Foto Fontana)
continuare a scendere in direzione della
Bocca di Tortavài seguendo il segnavia 455.
Il sentiero, da percorrere con prudenza, cala
sul versante Nord per un ripido vallone de-
tritico ed attraversa in lungo una cengia
esposta fino alla cresta Nord da cui con ripi-
de svolte cala sulla Bocca di Tortavài
(m 1947 - ore 0.40, tot. 4).
Si abbandona il sentiero n. 455 scendendo
per il fianco Ovest fino ai terrazzi erbosi sot-
tostanti.
Seguendo ora deboli tracce si percorre in
discesa la Val Mason passando sotto la pa-
rete Nord del Monte Càdria e si prosegue su
traccia più sicura calando prima tra radi larici
per poi entrare nel bosco fino a Malga Pura
(m 1550 - ore 0.40, tot. 4.40).
Si prosegue a sinistra scendendo lungo la stra-
dina che riconduce a Malga Ringia ritornando
a località Deserta (ore 0.50, tot. 5.30).
Descrizione ambientale
Lunga escursione sulla cima più alta delle “Alpi
di Ledro”.
Il percorso, che si snoda tra numerosi resti di po-
stazioni militari austriache, conduce sulla vetta
del Monte Càdria localmente detto anche “il geo-
metra” a ragione della sua posizione dominante
sfruttata, a suo tempo, per lunghi ed accurati ri-
lievi cartografici.
La croce della cima
(Foto Fontana)
Pozza Cadria
(Foto Fontana)
26
27
4
Monte Corona 2509 m
dente canale vulcanico inciso nelle franose
bianche rocce (m 2242 - ore 1, tot. 2). Il pas-
so offre interessanti tracce delle postazioni
militari risalenti alla Prima Guerra Mondiale.
Si prende a sinistra la costa erbosa che,
dopo un iniziale tratto in quota, sale a rag-
giungere la prima elevazione della cresta. Da
questo punto la cresta si inerpica impercor-
ribile, ripida e scoscesa; il sentiero attraversa
invece il versante sinistro formato da franose
rocce porfiriche portandosi con traversi e ri-
pide serpentine sotto la cuspide della cima
formata da bianche rocce calcaree (m 2509
- ore 0.45, tot. 2.45).
NB: Il percorso fino alla prima elevazione della
cresta risulta facile ed interessante per l’am-
biente geologico (difficoltà E). L’ultimo tratto
richiede fermezza di piede ed assenza di ver-
tigini (EE).
Discesa per lo stesso itinerario (ore 2, tot.
4.45/5).
ZONA
GRUPPO MONTUOSO
LOCALITÀ DI PARTENZA
TEMPO COMPLESSIVO
DISLIVELLO
SEGNAVIA
CARTOGRAFIA
VALUTAZIONE
PERIODO CONSIGLIATO
VALLI GIUDICARIE
ADAMELLO
Val di Breguzzo
(strada per Malga Arnò, parcheggio a quota 1400 ca.)
ore 5
m 1100
262
KOMPASS n. 70 1:40000
EE
giugno - ottobre
Descrizione ambientale
Escursione che interessa una solitaria e discosta
zona nel Gruppo dell’Adamello. Il territorio attra-
versato dall’itinerario è interessante per le stra-
ne contrastanti conformazioni geologiche. Sia la
cima, chiamata anche Corno Vecchio nella Guida
dei Monti d’Italia, che il Passo del Frate, risaltano
per la diversa composizione geologica rispetto
alle rocce circostanti.
Sorbo dell’uccellatore (Tembel)
(Foto Colpo)
Accesso stradale
Dal paese di Breguzzo, nelle Valli Giudicarie,
si imbocca la bella Val di Breguzzo fino al
Rifugio Ponte Arnò (m 1103). Poco dopo il
rifugio si devia a sinistra per strada asfaltata
che, con ripidi tornanti, porta in direzione
della Malga Arnò. Prima di raggiungere la
malga, circa a quota m 1400, si nota a sini-
stra una strada sterrata con le indicazioni per
Malga Mangiassone ed uno slargo adibito a
parcheggio.
Salendo verso il passo del Frate
(Foto Colpo)
28
Itinerario
Si imbocca la stradina di sinistra segnavia 262.
Dopo alcune centinaia di metri la strada termi-
na ed il sentiero inizia a salire per la costa bo-
scosa. Superata sulla destra una prima cascata
il sentiero attraversa il ruscello alla base di una
seconda spettacolare cascata e, continuando
ancora per il bosco, esce sui prati di Malga
Maggiassone (m 1718 - ore 1).
Si prosegue, attraversando in quota il pascolo,
e si inizia a risalire il pendio ricoperto di ontani
fino a sbucare sui prati sottostanti il Passo del
Frate, alla base della spettacolare bianchissima
parete che caratterizza l’intero percorso. Si rag-
giunge il Passo del Frate sfruttando un sorpren-
Una delle cascate
salendo a Malga Maggiassone
(Foto Colpo)
29
0
500 m
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